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Conoscere la struttura del cuoio capelluto e dei capelli è il punto di partenza per effettuare un’analisi accurata ed attuare la strategia di intervento trico-cosmetico più adatta.
La pelle o cute, è un tessuto continuo, è il secondo organo più esteso del corpo umano, composta da tre strati principali che, dall’esterno verso l’interno, assumono il nome di: Epidermide, Derma ed Ipoderma.
L’esame obiettivo consiste anzitutto nell’ispezionare ad occhio nudo o con una lente d’ingrandimento, il cuoio capelluto e i capelli. Si guarda il cuoio capelluto per capire se vi sono anomalie particolari, come presenza di forfora grassa o secca, seborrea, rossore, diradamento diffuso oppure localizzato. Si osservano i capelli, per valutare eventuali distrofie dello stelo del capello, presenza di doppie punte, capelli sfibrati e depauperati, nodi ecc. A questo si aggiunge una sorta di intervista al paziente, per sapere da quanto tempo avverte quella problematica, se ha usato in passato prodotti inadatti; se, ad esempio, ha utilizzato trattamenti aggressivi o se ha fatto già uso di prodotti specifici.
La tricoscopia è un esame strumentale che si effettua con una speciale telecamera che consente di analizzare il cuoio capelluto e il fusto del capello per verificarne lo stato e la presenza di eventuali anomalie. L’analisi consiste nel dividere la chioma con le mani o con un pettine, in modo da visualizzare bene il cuoio capelluto e passarvi sopra la sonda che permetterà di vedere in tempo reale con immagini ingrandite tali condizioni, che potranno essere fotografate e conservate per confrontarle con i controlli successivi. A quel punto, verificata l’anomalia e il suo grado di gravità, si procede in salone con il trattamento più appropriato e si prosegue a casa per ottenere risultati ottimali.